I criminali informatici agiscono solitamente con l’unico obiettivo di guadagnare soldi illecitamente, ma le motivazioni che li spingono ad agire possono essere le più varie.
La guerra tra Russia e Ucraina, dal momento che la maggior parte dei gruppi criminali sono dislocati nell’est Europeo, potrebbe fornire motivazioni aggiuntive per mettere armi e conoscenza al servizio dei belligeranti ed in effetti stanno già sibilando i primi “proiettili digitali”.
Il gruppo criminale Conti, che fino ad oggi si è reso protagonista di oltre 500 azioni criminali estorsive attraverso l’impiego di strumenti ransomware, ha deciso di sostenere lo sforzo bellico russo attaccando sistemi informatici ucraini, lo ha reso noto un ricercatore di sicurezza ucraino che è riuscito a pubblicare le chat del gruppo criminale.
La notizia purtroppo riguarda anche noi, poichè all’attaccante non interessano i danni collaterali: esattamente come successe nel caso dell’attacco israeliano alle strutture nucleari iraniane che coinvolsero i PC di tutto il mondo, per riuscire a colpire il nemico, i criminali russi non si faranno problemi ad utilizzare le loro “armi informatiche” per colpire i PC di tante altre persone o strutture che nulla hanno a che vedere con il conflitto.
E’ venuto il momento dunque di rafforzare le difese attorno ai sistemi informatici ed ai dati per evitare di diventare delle inconsapevoli vittime di guerra, pur essendo in tempo di pace (almeno alle nostre latitudini).