Il Parlamento ha recentemente convertito in legge il c.d. “Decreto Agosto” apportando alcuni importanti interventi in ambito condominiale, tra i quali si trovano le indicazioni per la convocazione delle assemblee in videoconferenza.
Il DPCM del 25 ottobre, ha introdotto diverse limitazioni agli spostamenti, e laddove non sono state indicate limitazioni, sono state fornite “forti raccomandazioni” a non muoversi.
Alla luce di questi interventi normativi, cosa cambia dunque per l’amministrazione condominiale?
A tutti gli effetti non è possibile svolgere le assemblee in presenza poichè “è fortemente raccomandato svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza“.
Torna quindi in auge il tema dell’assemblea in videoconferenza per le quali è necessario tenere conto di alcuni prerequisiti che in estrema sintesi sono:
- Una connessione stabile;
- Una piattaforma che consenta di creare videoconferenze (es. Teams, GoToMeeting, Zoom, Google Meet, Cisco Webex …)
- Il consenso di tutti i condomini allo svolgimento dell’assemblea anche a distanza;
- Nella lettera di convocazione va indicata la piattaforma in cui si svolgerà l’assemblea (Teams, Meet, Zoom ecc.)
- Il consenso al trattamento dei dati personali per la registrazione dell’assemblea e per il riconoscimento dei partecipanti;
- Per prevenire il rischio di impugnazione ex art. 1137 c.c., è meglio richiedere un documento con il quale tutti i partecipanti dichiarano l’assemblea “priva di effetto ogni decisione” qualora sia impugnata entro e non oltre i termini di legge.
- Invio delle deleghe preventivamente via PEC;
Altre più dettagliate informazioni sul Decreto Agosto e la conversione in legge con ciò che comporta per l’amministrazione condominiale sono disponibili qui:
Le modifiche introdotte dalla conversione in legge del Decreto Agosto